sabato 14 aprile 2012

Philip K. Dick: "La Trilogia di Valis"





Molti conoscono il nome Valis perché da qualche anno è associato a una marca di pasta scadente.
Ma la verità contenuta in questa locuzione, un nome potente ed evocativo, è che un bel giorno il nostro amato Philip K. Dick cominciò a ricevere informazioni da un raggio rosa che gli rivelò cosa fosse la realtà in cui noi comuni mortali crediamo di vivere. Egli stesso, forse per le droghe assunte nel corso di tutta una vita, ma anche per le letture di cui si era nutrito e sulle quali era maturato, sviluppò una specie di sdoppiamento della propria coscienza a livello spazio-temporale. Sapeva di vivere nell'opulenta e decadente America dei Seventies e... contemporaneamente era un antico romano del primo secolo dopo Cristo.
Egli sapeva che questa era la verità: una coscienza che si dirama attraverso le dimensioni parallele e in tempi diacronici e sincronici. E sulla base delle sue visioni e della suoi studi filosofico-letterari decise di comporre la sua opera più ambiziosa: "La Trilogia di Valis".
Chiedersi cosa sia Valis è come chiedersi "Che cos'è Matrix?". Se Matrix era la realtà digitale abitata dalle proiezioni realistiche dei nostri io attaccati a macchine che ci succhiavano energia vitale illudendoci e schiavizzandoci, V.A.L.I.S. (Vast Active Living Intelligence System) è un'intelligenza multidimensionale che nel corso dei secoli ha avuto molti nomi e molti sono stati i suoi messaggeri nei quali ha scaricato le sue informazioni.
Valis è forse Dio?
Con citazioni che spaziano dai vangeli gnostici, arrivando sino a Nietzsche e Jung tornando indietro verso Platone e gli scritti di Paolo di Tarso, si coglie in realtà come i tre romanzi siano un lungo espediente per una profonda riflessione interiore e che quindi non abbiano tra loro un vero e proprio filo conduttore, se non questa entità fuori dallo spazio e dal tempo. Inoltre, in queste narrazioni indipendenti le vite di Phil Dick/Horselover Fat (alter ego dickiano), Manny Asher e padre Timothy Archer saranno sconvolte e trasfigurate, andando alla ricerca dell'Assoluto, del divino che è dentro e fuori di noi.
Delle stesse verità multidimensionali che compongono lo spirito umano.
Se non lo avete ancora letto, spegnete il pc e appropriatevene.
Perché?
Perché se pensate che la fantascienza sia una cosa per ragazzini mai cresciuti, allora non sapete cos'è la vera fantascienza.

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