domenica 20 maggio 2012

Umberto Eco: "L'isola del giorno prima"


[Umberto Eco, L'isola del giorno prima, Bompiani, 1996, 9,90 €]

Eco è uno scrittore incredibile e versatile.
Lo dimostra con la sua capacità di passare dal romanzo storico d'investigazione de "Il nome della rosa" al romanzo sul cospirazionismo (ma anticospirazionista) de "Il pendolo di Foucault".
Questa Isola, è un romanzo storico sui generis; la ricerca di questo territorio terrà il protagonista, Roberto della Griva di Casale di Monferrato, impegnato per buona parte della storia. Inoltre, questo "luogo" è degno di nota in quanto rappresenta una singolarità spaziotemporale reale sulla nostra Terra. Altro non posso dirvi pena essere garrotato dagli amanti del genere e dell'autore.
Nel periodo delle scoperte e delle esplorazioni, Roberto si muove dal suo Piemonte fino in Francia e da lì all'avventura fino a naufragare, caso strano, in una nave deserta. Durante il suo viaggio incontrerà scienziati, filosofi/spadaccini, ecclesiasti, retori, ciarlatani, cartografi.
Una storia animata da ombre e misteri, a cui si aggiungono allucinazioni dovute a denutrimento, visioni dell'amore e dell'inferno e duelli a colpi di retorica che renderanno la narrazione tutt'altro che noiosa, confermando le notevoli capacità narrative di un solido accademico che ha la capacità di far scendere il lettore nei panni di un protagonista tra il desueto e il picaresco.
Se non lo avete ancora letto (ma sapete che Eco mette a dura prova chi si cimenta nella lettura delle sue opere) vi do un consiglio: con lo spostarsi della storia a Toiras intorno a pagina 50 (e con il successivo incontro con il dotto Saint-Savin) non potrete fare a meno di finirlo tutto d'un fiato.

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