Uno, due, tre. Prova
Uno, due, tre, prova. Prova.
Forse quest'affare funziona. Non lo so. Neanche so se riuscite a sentirmi.
Me se ci riuscite, ascoltate. E se state ascoltando, be', allora quello che avete trovato è la storia di tutto ciò che è andato storto. Questo è il cosiddetto registratore di volo del Volo 2039. La scatola nera, come si dice, anche se è arancione. Dentro c'è un nastro metallico, cioè la registrazione incancellabile di quello che resta. Quella che avete trovato è la storia di ciò che è successo.
E proseguiamo.
Anche se faceste scaldare questo nastro fino al calor bianco, continuerebbe a raccontare esattamente la stessa identica storia.
Uno, due, tre. Prova.
E, se state ascoltando, dovreste sapere che i passeggeri sono a casa. Salvi.
I passeggeri hanno compiuto il loro cosiddetto atterraggio alle Nuove Ebridi. Poi, dopo che siamo rimasti solo io e lui qui in aria, il pilota si è buttato col paracadute. Da qualche parte. In qualche specchio d'acqua. In un cosiddetto oceano. Continuerò a ripeterlo, ma è la verità. Io non sono un assassino.
E son da solo, quassù.
[Chuck Palanhiuk, Survivor, Piccola Biblioteca Mondadori, Mondadori, 1999 p. 289, euro 9,50]
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