Sabato 19 Maggio, in occasione dell'Italycomics Day, per tutta la giornata avremo a disposizione tutto il catalogo della casa editrice Italycomics da farvi spulciare! Per l'occasione, abbiamo posto delle domande all'editore.
Iniziamo questa intervista a Paolo Accolti Gil della Italycomics, in occasione dell'Italycomics Day presso la nostra libreria, con le più classiche della domande: cos'è la Italycomics, come nasce e perchè?
La Italycomics nasce da una mia passione praticamente innata per il fumetto e dalla decisione di far confluire le conoscenze acquisite sul campo negli anni ’90 come editor e traduttore di fumetti Marvel e DC, oltre che come gestore di librerie specializzate in comics, nella fondazione di una casa editrice che offrisse ai lettori italiani titoli creati sia da grandi autori già noti proprio per il loro lavoro con i due colossi ma anche meno conosciuti creatori di vere e proprie perle.
Avete acquisito le licenze di IDW, BOOM!Studio e Arcana, editori americani che propongono pubblicazioni interessanti ma non molto conosciute (specialmente in Italia); c'è vita oltre i due colossi Marvel e DC?
Sempre meno purtroppo, sia in America che in Italia. Su entrambi i fronti si punta solo a spremere sempre di più i lettori esistenti (e in diminuzione) piuttosto che a cercare di crearne di nuovi. E se un lettore USA seguiva per esempio 20 serie Marvel a 3 dollari l’una, oggi che dopo l’acquisizione da parte di Disney costano 4 dollari l’una si ritrova a spendere 20 dollari in più al mese che per forza di cosa sottrae ad altre letture. E dato che spesso l’amore per i personaggi supera la stima per gli autori ecco tutti presi da storie che sono ormai solo continue “repliche” mentre le vere novità che sono la naturale evoluzione del genere fanno fatica a farsi notare. Perchè poi c’è anche un problema di difficoltà a farsi mettere in esposizione ...
Sono case editrici nelle quali spesso autori affermati (qualche nome: Mark Waid, Joss Whedon, Peter David, Steve Niles, Bernie Wrightson, Camilla D'Errico, Keith Giffen, Jean Marc DeMatteis) si "rifugiano" per poter sviluppare i loro progetti personali ... quanto ha influito la loro presenza nella vostra scelta?
Be’, proprio perché non leggiamo “etichette” ma storie, direi che sono state fondamentali. Da Boom! ci siamo presentati perché stava per cominciare Irredimibile di Mark Waid e perché stavano concludendo The Stardust Kid di DeMatteis (iniziata in Image), a IDW siamo andati perché stavano per pubblicare “La Vita e I Tempi di Savior 28” sempre di DeMatteis e questo ci ha portati poi all’acquisto di altri titoli come l’esilarante Hero Squared di Giffen e DeMatteis in Boom! o più recentemente lo splendido adattamento de L’Ultimo Unicorno, un classico del fantasy, a opera di IDW. Questo per dire che non stiamo a guardare CHI pubblica qualcosa di DeMatteis ma se chiunque fa uscire qualcosa di nuovo di suo. I lettori invece tendono a trasformare sempre tutto in “etichette” e “tifo”, a me pare assurdo ma un Dematteis pubblicato da IDW venderà comunque più di uno pubblicato da Boom! in america. E lo stesso avviene in Italia, si ritiene erroneamente che fumetti realizzati in catena di montaggio da editori che sfornano decine e decine di nuove pubblicazioni mensilmente e magari, per fare un esempio, affidano le traduzioni a che le fa più di corsa e al minor prezzo, possano essere curate meglio di quelle realizzate da chi ha un suo piccolo orticello che si cura fin nei minimi particolari.
Ci sono serie che hanno fatto scalpore come, per esempio, Irredeemable di Waid nominata addirittura agli Eisner Award ... vuoi parlarcene?
Mark Waid ha avuto un’intuizione geniale, dove sta scritto che anche il più puro e noto degli eroi, quello che per la gente è un vero e proprio simbolo, dentro non sia un essere umano che possa “sbroccare” come chiunque altro? I super poteri non sono mica automaticamente portatori di giudizio o di santità. Il Plutoniano è uno che da anni cerca di aiutare il prossimo, che in definitiva desidera solo essere amato dal prossimo e in cambio cosa riceve? Continue richieste da gente che poi non può non sentirgli parlare alle spalle (ha il super udito), non può avere una vera compagna per ovvi motivi, insomma è chiaramente una bomba a tempo e infatti giunge il momento in cui esplode. Solo che se uno di noi dà un pugno sul tavolo si fa male alla mano e finisce lì, se lo fa lui viene giù una città piena di queste pulci ingrate che non meriterebbero altro che…ehm, ecco, questo è un altro aspetto di questa serie, non hai bisogno di essere Superman per ritrovarti in uno o più dei ragionamenti del Plutoniano o nelle sue frustrazioni, lo stesso Waid ha ammesso che c’è sempre qualcosa di autobiografico in queste storie. Ho ricevuto tanti complimenti per come ho tradotto i dialoghi in questa serie, ringrazio ma è davvero tutto merito di Waid.
Quello che si evince spulciando il catalogo della Italycomics è l'eterogeneità delle vostre proposte, si va infatti dal classico supereroistico a quello comico, horror, fantasy e persino a quelle basate sui videogiochi ... secondo quale criterio le avete selezionate?
Be’, potrei girarci intorno con fiumi di parole ma la pura e semplice realtà è “principalmente gusto personale”: salvo pochissimi casi nei quali la serie è stata acquistata ancora prima che venisse pubblicata in USA per totale fiducia nei confronti dell’autore (Irredimibile è un caso tra questi) e tolti i primi titoli per i quali la scelta è stata effettivamente commerciale (Street Fighter, Voltron, I Micronauti…) ben presto ci siamo dedicati a ciò che più ci colpiva. Prima dell’avvento dei super eroi il fumetto USA era un mezzo perfetto per raccontare l’Avventura, prima di Devil e dei Fantastici Quattro le mie letture d’infanzia erano L’Uomo Mascherato (Phantom), Mandrake, Gordon, Cino e Franco e così via, quindi se mi trovo davanti al fumetto più bello del ventunesimo secolo (non basteranno novant’anni per fare di meglio), sto parlando del Rocketo di Frank Espinosa, DEVO pubblicarlo anche se so già per certo che andrò in perdita. Sono una multinazionale che deve guardare solo esclusivamente ai profitti? No. Sono un direttore editoriale che se acquista un titolo “difficile” rischia il posto? No. E allora certe cose se non le facciamo noi di Italycomics chi dovrebbe farle? Stesso discorso per un gioiello come Leoni, Tigri e Orsi, un fumetto fatto apposta per introdurre i più piccoli alla lettura e farli appassionare a una grande avventura. E poi Lullaby, una sorta di One Piece ma con protagonisti gli eroi delle favole, non a caso abbiamo voluto chiamare Gli Immaginari la nostra collana “per tutti”. Insomma, se leggiamo qualcosa che colpisce il bambino, il ragazzo e l’adulto (ma non troppo) che sono in noi cercheremo di condividerla con chi ci segue.
Pubblicate i fumetti legati al mondo di Buffy l'Ammazzavampiri scritta da Whedon (che vediamo in questi giorni nelle vesti di regista nel film Avengers campione d'incassi) che in America è tra le più vendute, come è stata accolta in Italia?
Angel, devo ammetterlo, è stata inizialmente una scelta commerciale. Per qualche motivo chi ne aveva acquistato i diritti prima di noi non aveva pubblicato niente e noi abbiamo chiesto di includerlo in un pacchetto che comprendesse il Savior 28 di DeMatteis, il Fallen Angel di Peter David e il Ghoul di Niles e Wrightson. Invece si è rivelato una bella sorpresa perché a parte l’ovvio e prevedibile successo trattandosi del seguito ufficiale di una serie televisiva troncata sul più bello, Brian Lynch si è rivelato uno sceneggiatore molto abile e capace di trovate e battute molto divertenti. Insomma, come dicevo, una bella sorpresa anche se ho il sospetto che sia Lynch che io siamo maggiormente affezionati a Spike che ad Angel.
A Game of Thrones di George R.R. Martin è probabilmente la saga fantasy di maggior successo degli ultimi anni e voi pubblicate con grande cura la serie fumettistica a essa ispirata, potete parlarci del tipo di lavoro che c'è stato in questo senso?
A volte le cose appaiono veramente predestinate. La casa editrice è praticamente nata nel 2004 con la realizzazione dell’adattamento a fumetti di una storia breve di Martin ambientata nel mondo delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco ma novanta anni prima dell’inizio de Il Trono di Spade; sto parlando di The Hedge Knight – Il Cavaliere Errante, nel 2005 abbiamo avuto il piacere di conoscere personalmente il maestro in visita a Lucca Comics e poi, dopo una lunga battaglia, siamo riusciti anche a pubblicare la seconda storia di The Hedge Knight, Spada Giurata. Poi è arrivata la sorpresa di A Game of Thrones, qualcosa che inizialmente Martin non voleva far realizzare pensando che sarebbe stato impossibile riportare in un fumetto un libro come quello. Poi, come ha dichiarato successivamente, riteneva fosse impossibile anche realizzarne una serie televisiva e invece... Noi abbiamo avuto la fortuna di essere scelti per l’edizione italiana proprio grazie alla nostra esperienza, solo che qui di lavoro da fare ce ne è stato parecchio. Prima di tutto abbiamo dovuto fare una scelta etica: seguire la fanfara creata dalla serie televisiva e utilizzare come loro nomi inventati di sana pianta nelle edizioni Mondadori o restare fedeli ai testi di Martin e presentare per la prima volta in Italia i nomi originali delle città e non solo? Controcorrente abbiamo optato per la seconda, alcune scelte usate nei libri italiani non erano per me accettabili, a partire dall’idea che i personaggi si dessero tutti, dallo zotico al Re, del TU. Voglio approfittare per precisare che questo fumetto non è l’adattamento della serie televisiva che a volte si discosta dai libri, ma proprio del primo romanzo originale con i dialoghi scritti da Martin e anche i disegni dei personaggi sono tutti approvati da Martin in persona. L’invito a chi ha amato i libri è a seguire anche questa versione, sono certo che gli riserverà diverse sorprese.
Per concludere, parlateci dell'iniziativa Italycomics Day.
Il motivo è presto detto, è immensamente triste accettare il fatto che i tuoi titoli iniziali, pur belli ma di autori sconosciuti, vendevano cinque anni fa il doppio o il triplo di quello che vendono oggi con autori del calibro che avete ricordato. Anche perché questi grossi distributori poi chi sono? Uno fa capo a un importante gruppo editoriale e quindi esiste principalmente per distribuire se stesso, un altro per non morire è dovuto diventare anch’esso editore di una certa importanza e secondo me ha fatto bene, ma poi sarà capace di restare equilibrato? Infine, da poco si è affacciato nel mondo della distribuzione di fumetti il colosso della distribuzione libraria, Messaggerie, ma solo per fare una assurda distinzione tra librerie e librerie specializzate in fumetti. Come dicevo all’inizio, noi nasciamo come una libreria specializzata nella vendita online quindi abbiamo già una struttura che ci permette di fare da soli o perlomeno di integrare i nostri sforzi a quelli del nostro distributore di riferimento. L’Italycomics Day è una iniziativa nata in tal senso, tante librerie ci dicono che ci darebbero spazio volentieri ma non possono per semplici motivi di spazio e noi li capiamo benissimo dato che anche il nostro punto vendita a Roma è a dir poco minuscolo. Però la crisi aguzza l’ingegno e quindi la deduzione successiva è stata “e per un giorno? Un giorno “evento” nel quale copri tutto il resto (se ne hai bisogno) ed esponi solo noi, lasci che i titoli del nostro catalogo vengano sfogliati e prenotati?” Insomma, possono esistere situazioni in cui vincono tutti, i clienti potranno conoscere titoli che non hanno mai visto, le librerie ordinare a colpo sicuro senza rischi e l’editore vedere fruttare tutto il suo lavoro. Insomma, se avete aderito vuol dire che l’idea vi è piaciuta, no?
Sicuramente!
Vi aspettiamo questo Sabato, da mane a sera, tutti belli curiosi di leggere qualcosa di diverso dal solito.
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