L'uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì.Il deserto era l'apoteosi di tutti i deserti, sconfinato, vasto fino a traboccare nel cielo per quello che sembrava un'eternità in tutte le direzioni. Era bianco e accecante e arido, amorfo salvo che per l'abbozzo labile e nebuloso delle montagne all'orizzonte e per l'erba diavola che portava dolci sogni, incubi, morte. A indicare la via appariva di tanto in tanto una lapide, perché un tempo la pista semicancellata scavata nella spessa crosta alcalina era stata una strada importante, percorsa da carri e corriere. Da allora il mondo era andato avanti. Il mondo si era svuotato.Il cavaliere era stato colto da uno stordimento fugace, una sensazione di smisuratezza che faceva apparire il mondo intero effimero, quasi ci si potesse guardare attraverso. Poi la sensazione passò e, come il mondo sulla cui pelle camminava, il cavaliere andò avanti.
Stephen King, L'ultimo cavaliere, Sperling Paperback, XII edizione, 1987, p. 1, € 13,00
Di certo King non ha bisogno di presentazioni, essendo considerato un Maestro della scrittura di genere, al pari del compianto Asimov (Gran Maestro della Fantascienza). Questo è uno dei suoi primi romanzi e si può notare tutta l'immaturità di uno scrittore che vuole dire molto per far capire quanto sia colto.
Sì, il giovane Stephen King era molto dotato, ma per assaporare la sua narrazione si deve andare oltre questo primo episodio della saga della Torre Nera e immergersi mani-piedi-testa nel secondo episodio La chiamata dei Tre, in cui credo che la sua maturità creativa esca fuori senza strafare.
Consiglio pertanto tutti e sette gli episodi di ciò che considero una delle più grandi epopee del nostro immaginario, una sapiente miscela di orrore, fantascienza, mistero e magia ambientata in un mondo alle soglie di una seconda Apocalisse. Per questo armatevi di immaginazione, di erba diavola e di una candela per quello che sarà un lungo viaggio alla ricerca della Torre Nera.
Il massimo capolavoro di Stephen King! Ho aspettato di trovare la Torre Nera per anni, mentre King decideva come concludere la serie. Ottimo consiglio!
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